L’idea dietro al progetto Dusty Lines è stata quella di viaggiare per tutto il Belpaese
alla ricerca di posti dimenticati e rispolverati attraverso gli occhi di uno skater.
Con un piano di massima e delle idee non troppo chiare su cosa aspettarsi, il team senza perdersi d’animo si è avventurato tra sei diversi luoghi magici, abbandonati, la maggior parte distrutti e assolutamente desolati.
I ragazzi hanno dovuto usare tutta la loro immaginazione per individuare qualcosa di skateabile,
lavorare ore per rimuovere macerie, pulire i run-up, costruire kicker e sputare sangue per portare a casa dei tricks.
Un viaggio duro tra flat inesistenti e spot azzardati, cuscinetti bloccati dalla polvere e grippate sempre sporchi. Un viaggio che da pazzia si è via via trasformato in un’esperienza indimenticabile.